Cupra Marittima individua la sua vocazione turistico-balneare nei primi anni del ‘900. Da tranquilla e riservata spiaggia per le famiglie benestanti dell’epoca, si trasforma progressivamente, negli anni ’30 e ’40, in un luogo affollato di bagnanti e cabine con scheletro in legno, seguendo uno stereotipo di stampo turistico moderno.
Il vero avvio dell’ “industria turistica” avvenne all’inizio del secolo, quando fu progettato il lungomare, dal fosso delle Cupe al S. Egidio. Sorsero i primi villini in Stile Liberty e la prima vera struttura turistico-ricettiva, uno “Stabilimento Bagni”. Questa struttura unica, composta da due torri “scalari” che incorniciano un corpo centrale di due piani, dava lustro e monumentalità all’insieme, con un bel pontile a mare in asse con il portone principale.
Tuttavia, nel tempo, lo stabilimento è andato progressivamente in degrado e ha perso il lustro e l’importanza di un tempo. Intorno alla fine degli anni ’40, si realizzò un intervento di parziale ristrutturazione, che portò alla demolizione delle due torri e del piano primo, impoverendo l’aspetto originale e le decorazioni.
Nel 2009, si propone una ristrutturazione dello stabilimento balneare, volta a ricostruire storicamente la struttura, secondo l’art. 24 delle Norme Tecniche di attuazione del Piano Particolareggiato di Spiaggia vigente. Il progetto si basa su studi di documentazione storica e foto del primo ‘900, mirando a rispettare gli aspetti originali e le proporzioni.
Si è prestata particolare attenzione ai decori, alle bugnature e ai dipinti che caratterizzavano la facciata principale, seguendo uno stile neoclassico. L’intervento mira alla realizzazione di una struttura ricettiva alberghiera, in linea con l’art. 10 del testo unico delle norme regionali in materia di turismo, rispettando le caratteristiche e i minimi dimensionali previsti.
Struttura e Funzionalità:
Camere: